mercoledì, maggio 03, 2006

Malati dalla società

In un supermercato, di ritorno dall'ufficio, dentro la grassa pancia del consumo, mi rendo conto della situazione malata in cui mi sento spinto. La scelta, da sempre simbolo di libertà, barometro del nostro io, indice della persona singola, è in pericolo. La più semplice delle decisioni si rivela un trauma.
Scusi, ma secondo lei lo shampoo per capelli mossi e secchi può andar bene per chi ha capelli grassi? Ma uno shampoo neutro, normale, senza frutti esotici ne vitamine rinforzanti esiste?
I capelli, vien voglia di strapparseli.
Il silicone dove lo trovo? Ah, dipende da quale cerco?..Beh un silicone normale..Non esiste?Allora scelgo quello per esterni, ma andrà bene per le mattonelle del giardino?Ma non è che il prodotto è lo stesso con confezioni diverse?Certo, mi scusi, sto scherzando.
Ah ecco, il pane finalmente una scelta facile..ma lo prendo integrale o di farina di grano duro?..Meglio le michette o lo sfilatino?..Perchè ci sono circa venti cestoni pieni di panini diversi?
Quante farine esistono al mondo?
Dio i formaggi..No è troppo difficile..e le offerte tutto è in offerta e nulla costa poco.Alzano i prezzi per alzare le offerte..o sono paranoico?Ma scusi, come fa a dire che è conveniente comprare due buste di sei chili di spinaci surgelati per avere in regalo una tazza di braccio di ferro, che tra l'altro non gli somiglia mica...Ah, è per i poveri di Arcore..beh allora...la capisco...
Scusi quanto è il totale?..eheh..sì ho la carta sconto plus...ma come?!...tre sacchetti e tutti quegli euro...?Ah..avrò uno sconto sulle prossime scatolette di tonno e sul deodorante..meno male, pensavo di essere stato fregato.
Poi arrivo a casa e mi accorgo che non ho comprato il latte, l'acqua e la carta igenica...
Dovrò tornarci..

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