martedì, novembre 29, 2005

Si....può...fareeeeee!!!


Ebbene sì!!!Finalmente, dopo un'attesa spasmodica, è arrivata!Finalmente NEVICA!Come potrete vedere dalla webcam presente sul link a fianco di SnowboardItalia, su quasi tutti gli impianti la dolce coltre bianca sta gentilmente adagiando il suo candido e fresco tappeto.Auguriamoci che vi rimanga almeno fino a Pasqua!E, quindi, come Gene Wilder in frankenstein Junior urliamo la nostra felicità:si può fare!Già immagino le tracce leggere nel bianco uniforme di un fuori pista ancora intatto; immagino il senso di vertigine che prende il fondo della spina dorsale ogni volte che la pendenza è maggiore;sento il profumo dell'aria sopra i duemila ed il piacevole aroma delle grappe bevute in legnosi rifugi.K-Factor augura a tutti coloro che attendevano l'inizio della stagione sciistica una bella dose di salti/discese/cadute/bevute!!!...A tutti gli altri consiglio un tentativo, di sicuro vi divertirete!
See you space raillers!

venerdì, novembre 18, 2005

FINE TRASMISSIONI


Giovedì 17 novembre 2005. Dopo circa un mese, ieri, la televisione italiana ha “vissuto” il suo primo giovedì senza Adriano Cementano. Bene, dopo settimane, dopo mesi, durante i quali lo sport preferito dei detrattori del molleggiato è stata la critica, a volte ridicola, di una trasmissione di qualità, spero caldamente che la loro serata sia stata in pizzeria, al cinema o a teatro. Io, d’altro canto, mi sono trovato a casa mia, sul mio disfatto divano e con un telecomando in mano. RaiUno, luogo del misfatto del ragazzo della via gluck, per migliorare lo standard delle ultime settimane, ha lasciato spazio ad Amadeus, forse uno fra i peggiori presentatori della storia della Tv, solo Mazzocchi può essere peggio. Ah, c’era anche lui. Tanto per andare sul sicuro. E poi? I ragazzi dell’ Isola, ovviamente. RaiDue puntava sul grande cinema. Ma, probabilmente, avevano esaurito le vhs e i divx ed hanno trasmesso Godzilla by america. C’è bisogno di aggiungere altro? RaiTre cercava di rifarsi con una fiction poliziesca italiana. Qui sono sincero, non l’ho mai vista per più di due o tre minuti, potrebbe essere un capolavoro. Ma, se così fosse, sarebbe trasmessa con più attenzione. ReteQuattro ci regalava una novità del “recente” 87. A volte mi chiedo se chi gestisce un palinsesto faccia mai un salto in videoteca, in un negozio di Dvd o in una sala cinematografica. Il cinema non è morto negli anni novanta. Canale Cinque dimostrava che al peggio non c’è mai fine, Elisa di Rivaombrosa 2, che bello! Finalmente qualcosa d’ intelligente, dinamico e…Va bene, basta, ci siamo capiti. Italia Uno con le Iene tentava la via dell’intrattenimento sociale. In questa sede ho già dato una mia opinione sul cambiamento profondo subito dai ragazzi in giacca e cravatta neri. Devo aggiungere che i servizi proposti sono anche ripetitivi, si autocopiano. Che noia…la sette con Stargate, racconta la storia di Annibale; questa sì che è una novità. In seconda serata, Vespa, il calcio, Martelli (ma è sempre stato così piccolo?), Costanzo con Delon (preferisco un depardieu ubriaco che sbiascica sui barbari, che qualsiasi versione del MCShow). Solo un po’ di Edward Norton in “Schegge di Paura” risolleva il mio morale, ma è tardi. Qualcuno, settimana scorsa aveva detto che la pubblicità è lenta, ma se la trasmissione è ancora più lenta, la pubblicità a volte è Rock. Ieri ne avevamo un chiaro esempio.
Beh, non dico che dovrebbe esserci sempre Cementano in TV, lui stesso non ci riuscirebbe, ma è così impossibile trovare un’alternativa al nulla? Penso di sì, penso che sia questa la vera globalizzazione di cui dobbiamo temere gli effetti. Quella del pensiero. Qui mi si potrebbe dire che avrei potuto benissimo spegnere il televisore, prendere in mano un libro e leggere. E’ vero, ma non è questo il punto. Qui si critica la pessima gestione di un mezzo di comunicazione fondamentale. Che da ormai vent’anni è a contatto con tutte le case degli italiani (elettori). Uno strumento che plasma le generazioni, con mode, idoli e pensieri. Rimanere da parte con un libro in mano sarebbe un sospiro di sollievo, ma sarebbe sbagliato. Finché possiamo ciò che non ci piace lo dobbiamo cambiare. O provarci, per lo meno. Altrimenti, ciò che ci rimarrà sarà solo un televisore che ci comanda l’ora di sveglia, la ginnastica mattutina, il cibo, la vita. Orwell non è mai stato così vicino.
Buona visione...YuppiDu!
.
Gli arcobaleni d'altri mondi hanno colori che non so
lungo i ruscelli d'altri mondi nascono fiori che non ho.
Gli arcobaleni d'altri mondi hanno colori che non so
lungo i ruscelli d'altri mondi nascono fiori che non ho.

mercoledì, novembre 16, 2005

Dedica

Perchè a volte una giornata può iniziare con una lacrima di dolce malinconia.

Le Nuvole

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio

Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini c
he giocano a corrergli dietro per tanti metri

Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore

Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più i
l posto dove stai

Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.



Fabrizio De Andrè (1990)

martedì, novembre 15, 2005

E l'uomo imparò a volare!


Dedico questo post ad un mio amico che, nel week end appena passato, ha cercato di dimostrare a tutti noi che le leggi della fisica non sempre sono corrette. Con grande sprezzo del pericolo e con la mentalità che tutti i boarder hanno nel sangue, quella della sperimentazione, ha quasi dimostrato che l'uomo può volare. Beh, caro aspirante Icaro, tutti i nostri migliori jump saranno dedicati a te, ogni tua ferita sarà interpretata come le tacche sulla carlinga del miglior aviatore e, appena rimessoti, con te riproveremo a volare. Perchè è possibile, ma è necessario pagare dazio qualche volta. Chi non capisce questa piccola differenza, non ha mai provato l'aria fresca sulla faccia ed il vuoto sotto i propri piedi! E noi lo compatiamo....

venerdì, novembre 11, 2005

…. Joan Lui, ma un giorno nel paese arrivo io di Giovedì (lunedì)




Dopo quattro settimane finisce Rockpolitik. Il computo dei danni è enorme: Del Noce sì è dovuto autosospendere per tutta la durata delle puntate (state voi sospesi per quattro ore e poi ritrovarvi il sabato sera a “Ballando con le stelle”); il 2% degli italiani che l’hanno seguito ha cambiato la sua idea politica (giuro, sondaggi del Corriere della Sera alla mano); la R.A.I. ha avuto un netto incremento nel suo personale indice di share (ed ha pensato bene di criticare la sopraccitata trasmissione); Vespa avrà temi di presunta discussione per almeno tutto l’inverno (la Parietti può stare tranquilla); il nuovo tormentone Rock o Lento è quasi ai livelli di presenza degli Amici di Maria De Filippi; Sabina Guzzanti (se possibile) allontana ulteriormente un suo (im)probabile ritorno in TV (forse perché, a differenza di Santoro, non ha pateticamente pianto davanti ad un microfono).
Ma il danno maggiore, forse, sta proprio nella fine di un programma del genere.
Celentano ha trasportato in tv il suo flemma da molleggiato, quella sua capacità di essere grande anche quando ritarda il playback delle sue canzoni. Grezzo, forse, ma diretto. Non si perde in circoli di parole, magari in tempi morti, momenti durante i quali lascia il tempo ai suoi discorsi, di essere percepiti, soppesati, capiti.
Ricorda un po’ il Vasco Rossi di “Gli spari sopra”, con i suoi elicotteri, la città allo sfascio, i ghetti sul palco, una band genialmente rude e fuori dai soliti accompagnamenti (Demo ne devi fare di strada!). Rock. Tutta la trasmissione è rock. Ed ora che è finita non rimane nulla di simile. Striscia la notizia è ormai una versione vanziniana e trash di satira, utile, socialmente impegnata, ma non diretta come Rockpolitick. Le Iene sono un’ombra riflessa di quella cattiva versione degli esordi (senza Volo è un po’ dura, da sempre). Blob rimane l’unico spiraglio decostruttivo e d’intelligente protesta, ma proprio per quello ha un target di nicchia e resiste anche grazie ad un poco comprensibile senso filologico che lega i vari spezzoni. Ma se più di quindici milioni d’italiani l’hanno seguita, mi chiedo, anche commercialmente parlando, perché non farne altre. D’altra parte Celentano non è una novità. Non è certo la sua prima apparizione in RAI o la prima trasmissione provocatoria che realizza. Ogni volta viene alzato un polverone mesi prima che inizino anche solo a concepirla, si minaccia censura a destra e a sinistra. Si scredita il molleggiato in tutti i modi possibili. Faccio un esempio. Ogni anno Libero, il cui direttore io stimo, mette in prima pagina i termini economici con cui la RAI realizza la trasmissione e la percentuale percepita da Adriano. Però mi sembra ci siano questioni economiche più importanti. Come quella citata da Crozza sul digitale terrestre: nessuno ha mai calcolato il reale importo dello stanziamento statale per il decoder, nessuno lo ha mai messo in prima pagina. Stanziamento servito per salvare rete quattro, non giriamoci troppo intorno.
Dunque il coraggio di parlare, il coraggio di mostrare ciò che sembra evidente, che sembra visibile, ma che, in realtà, viene facilmente nascosto, semplicemente, non parlandone.

E, quindi, finalmente arrivò lui Joan Lui. Yuppi Du!

giovedì, novembre 10, 2005

Cose serie



Negli ultimi mesi, oltre ai reality ed al calcio, a Bonolis e la Ventura, altre cose nell’ombra si sono mosse. Per ombra intendo quella parte d’informazione che organizza la divulgazione delle notizie in modo tale che ciò che veramente viene colto dal nostro cervello è la futilità dei sopraccitati intrattenimenti (frase senza virgole da definizione). Beh, in queste parti buie, i nostri politicanti si stanno molto impegnando alla preparazione delle elezioni. Chi per ora è fuori dalla “maggioranza” pensa a come proporre un’identica gestione definendola con termini alternativi o sinonimi, caricandola d’enfasi e manifestanti, denigrando questo e quello, arruolando quello e quell’altro. Autolesionarsi. Non cambiando nulla. Chi nella “maggioranza” c’è, pensa a come creare leggi e finanziarie che possano garantirgli ulteriori introiti, inguaiare chi li sostituirà (e se dovessero essere di nuovo loro?), giustificare le proprie scelte negli ultimi anni, decifrare e tergiversare su contratti fatti in TV contenenti più promesse che speranze, autolesionarsi (l’ho già scritto?). Non creando nulla. Oddio, forse è meglio non pensarci, cercare la DeFilippi su qualsiasi canale e resistere. Il Grande Fratello sta tornando!

mercoledì, novembre 09, 2005

Ritorno Sulla Traccia

Dopo molto tempo d’inattività, rieccomi. Dopo qualche mese di silenzio torno all’aggiornamento del mio misero blog, con enorme felicità dei miei lettori: il mio cane, qualche saltuario famigliare e amici che, per pietà (o pìetas?), scorgono qualche post!

…sorridere dei guai come non hai fatto mai..

Sogno o son desto..perso nel R.E.M. più lungo di cui abbia memoria..mi trovo in un oblio di inspiegabili eventi…Sento un campanello e m’avvicino alla porta..la apro e mi trovo dinnanzi Enzo Paolo Turci che mi chiede se può usare il mio bagno….io che non riesco a parlare mi limito ad indicargli dove si trova, ma nessuno di noi due riesce ad arrivarci e, mentre mi guardo i piedi per capire cosa stia succedendo lui scompare….sono di nuovo nel mio letto ma sembra immenso, due, tre o quattro piazze non lo capisco, so solo che un tipo vestito come un masai e che saltella come un demente mi dice che devo ingoiare un’occhio di bue pazzo e con l’aviaria se voglio ricevere la possibilità di alzarmi e fare colazione..la cosa più sconvolgente è che continua a chiamarmi Paola..prendo in mano la palla deforme che il manichino (solo ora lo noto..) mi porge ma scopro che si tratta di un bignè ricolmo di crema…lo mangio..Ora sono in un campo, un’enorme campo verde con l’erba tagliata perfettamente e delle strane righe bianche che la percorrono…poi un boato mi perquote il corpo ed immediatamente sono circondato da pazzi con la faccia colorata a strisce, armati di lunghi bastoni alle cui estremità si trovano dei panni dalla stessa imbarazzante tonalità….URLO….finalmente scopro di poter parlare..unos….dos…tres…..catordes!!!!!E sono sul palco con gli U2…..ma cosa c’entra?.....Hallo!Hallo!...HOLA!......non lo so ma è, finora, il posto migliore..
La sveglia…..HOLA!......PLACE CALLED VERTIGO……cosa?.....I CAN FEEEEEL……oh no di nuovo…..mi devo alzare…lavare e cominciare un nuovo lunedì…..GIVE ME SOMETHING I CAN FEEEELLLLL!!!!!!!!!!.......
(p.s. devo smettere di mangiare messicano e bermi litri di sangria alla domenica sera)