martedì, gennaio 31, 2006

Oscar 2006:MA PERCHE'????????

Oggi (31/01/2006) sono state rese note le candidature degli oscar 2006. Tenendo presente che per chi scrive questa manifestazione ha perso importanza da circa 15/20 anni (da quando il razocinio si è evoluto neol mio cervello), le candidature di questa edizione sono da film comico. Mi vengono in mente quelle finte di "In&Out". Le chicche? Beh, sicuramente Keira Knightley (Pride and Prejudice), non tanto per la sua interpretazione, dato che il film ancora non l'ho visto (e dubito lo vedrò), ma perchè l'attrice certo non è la Marlene Dietrich del nuovo millennio, anzi, sembra una versione ripulita di Wynona Rider, inoltre per un film che è l'ennesima trasposizione del romanzo di Jane Austin (SCUSACI...OH JANE....noi vere colpe non le abbiamo...). William Hurt per "A History of Violence", perche?...Ma come diavolo si fa a candidare per la categoria attore non protagonista, un personaggio che rimane in scena si e no dieci minuti?!?!? Facciamo una nuova categoria, miglior Cammeo...Ma il vero colpo basso alla nostra tolleranza è il film straniero. Dopo aver rifiutato capolavori come "Buongiorno, Notte" e "Le Chiavi di casa", viene candidato "La Bestia nel cuore"!!!!!MA PERCHE'?????Il film già aveva avuto una botta di...ehm...fortuna a Venezia con la coppa Volpi alla monoespressivachepiùnonsipuò Giovanna Mezzoziorno, ora rappresenterà l'Italia agli oscar. Beh, caro Benigni il tuo sforzo è appena stato dissipato, Fellini, anche tu, come Jane non offenderti, guarda Berlino, Cannes o Venezia, ma non guardare la notte degli Oscar, te prego!!!!!...Ora che Muccino ha varcato la soglia di Hollywood e la Mezzogiorno calcherà la passerella rossa tanto ambita in America, perderemo anche lo slogan "Spaghetti pizza mandolino"...SIGH!!!!...che artistica tristezza...manca solo Accorsi e siamo a posto!.....

venerdì, gennaio 27, 2006

...una pala, una tavola...e tanta neve!!!


Scende giù dal ciel...BIANCA!....
Eccola qui!..Una vera nevicata! Ed ora?Beh se fossi uno dei tanti lamentosi personaggi della metropolitana, che ritengono una nevicata la fine del mondo, l'apocalisse, probabilmente starei in un supermercato per procurarmi più viveri possibili.Ma non è così che mi sento.Altro che apocalisse, è il risveglio di una sopita abitudine invernale. Finalmente torna a nevicare a Gennaio!Che diamine, erano anni che non succedeva così pesantemente!Quindi adesso, armiamoci di pale, andiamo in un campo, in un giardino, ai bordi di un tornante, ovunque e costruiamo jump, salti, voli chiamateli come volete, ma facciamolo!Liberiamo la nostra voglia di ride, rail and fly!Per una volta che non si devono percorrere chilometri per sciare, sfruttiamo l'occasione!!Prima che smetta!Vi aspetto!Io dopo i doveri da ufficio, i legami sociali che ancora mi bloccano..passerò il we a cercare anfratti, angoli e spiazzi dove costruire, inventare e saltare!
Feel your passion!!!!!

giovedì, gennaio 26, 2006

...voglio solo sapere cosa cazzo succede qui...


Ci sono attori che cavalcano l'onda della notorietà con ciclica frequenza, fissando nell'immaginario degli spettatori una loro particolare caratteristica, che può riguardare la bellezza, la bravura, un particolare ruolo carismatico, la vita privata. Esistono però, fortunatamente, anche attori meno noti, volti meno riconoscibili con nomi mai sentiti, che regalano interpretazioni magistrali, caratterizzazioni geniali, personaggi "cuciti su misura". In un mondo del cinema dove il caratterista ora mai tende a scomparire, a sminuire la sua funzionalità, la morte di Chris Penn ci lascia maggiormente malinconici. Fratello del più conosciuto Sean, più giovane di lui di due anni e appartenente ad una famiglia legata la mondo dell'arte cinematografica e musicale, compare giovanissimo nel bellissimo e coppoliano "Rusty il selvaggio", per poi partecipare a film come "Footlose", "Il cavaliere pallido", "A distanza ravvicinata" (con il fratello Sean), "Il ritorno dal fiume kwai". Poi Tarantino (che non sceglie mai a caso i suoi attori) lo recluta nel cast de "Le Iene", nella parte del figlio del Boss, amico del maniaco folle interpretato da Madsen (Mr Blonde), ruolo che "indossa" alla perfezione donandogli uno spessore che perfettamente si integra con il resto della banda di delinquenti in giacca e cravatta. Prosegue con ruoli più o meno primari in altri film fino al 1993 quando, con il film "America oggi" di R. Altman, riceve un premio speciale per l'interpretazione, condiviso con l'intero cast. Nel 1996 due grandi film: "Fratelli" di A.Ferrara, forse la sua migliore performance, straziante, deviato prototipo di un anti eroe romantico che non può evitare il suo tragico e bastardo destino (un film che consiglio a tutti coloro che non l'hanno mai visto); "Scomodi Omicidi" di Lee Tamaori, un noir delicato, un gioco di tensione dialogata e vorticosa, al fianco di Nick Nolte. Poi camei, apparizioni, altri ruoli da cattivo malinconico e finto buono, mai una netta distinzione, mai salvato e mai da salvare veramente. Una carriera veloce e fitta, con più di 30 film all'attivo. Un vero professionista, un'attore che non lascia nulla di incompleto in ogni suo personaggio, dal più impegnato alla superflua presenza, alla comparsa sullo sfondo. Per chi scrive, la sua presenza in un film era motivo di visione. Ieri si è spento un volto di contorno per la massa, un nome sconosciuto abbinato ad un cognome noto. Per il cinema (e per chi lo ama) mancherà una persona eccezzionale, capace di illuminare un set senza farsi riconoscere, senza invadere. Lo ricorderemo sempre con la tuta violetta ed i capelli arruffati, incontrollabili, come la sua voglia di cinema.

lunedì, gennaio 23, 2006

Viulenzaaa!



Ebbene sì!!Sono andato a vedere un film di Vanzina al cinema!..No non mi vergogno!Certo che ero nel pieno delle mie facoltà mentali!..Ovvio che camminavo da solo e che nessuno mi ha legato!..Ma è mai possibile che non possa vedermi un film di questo livello che subito vengo additato dalla mia coscienza artistica (che di solito si materializza nel pensiero del mio amico/cane potter)!!!..E l'occasione è stata gradita per il ritorno del "trio" più tifoso che conosca il cinema italiano della commedia anni 80: Donato, Franco ed il mitico Tirzan. Eccoli, infiniti lustri dopo, nuovamente alle prese con terribili ed interminabili traversie per le loro amate squadre del cuore: Milan, Inter e Juventus. Con storie diverse ma dal comune denominatore, il calcio, i tre stralunati personaggi si fiondano in un Italia fatta di luoghi comuni (liti fra "cugini" calcistici, parabole ovunque, tradimenti, soldi da restituire, mafia, fosse,ect..) ma nella quale in molti, senza troppe menzogne, vi si rispecchiano. Il problema fondamentale del film, che lo declassa rispetto al primo capitolo, sta nel suo attore principale: Diego Abatantuono non è più il Ras di una volta, ora è un attore vero. Il personaggio interpretato circa vent'anni fa è stato il suo viatico per il successo cinematografico (anche se c'è voluto un coraggiosissimo Avati per riscoprirlo), ora risulta interpretato, non più vissuto. L'attore milanese è molto bravo negli atteggiamenti, nelle smorfie e negli sguardi delle sue tre creazioni, ma troppo accademico, troppo ricercato. Non sente più suo il personaggio e ciò crea nello spettatore, attimi d'imbarazzo, quando, per esempio, l'accento di Donato (il milanista) sembra perdersi in qualche battuta e sembra di sentire Diego l'opinionista a controcampo. Un fatto inevitabile, questo, dato che ora l'attore è conosciuto per ruoli più impegnati e più intensi. Tuttavia una leggera sensazione di malinconia ci prende guardando questo film, soprattutto con la canzone che introduce i titoli iniziali e di coda (anche se sapete già di quale canzone si parla non ve lo dico). Attimi di sorriso ci sono, per carità, come i dialoghi inimitabili tra Donato e Ginevra (AnnaMaria Barbera), un susseguirsi di vocaboli errati e costruzioni verbali che nemmeno Biscardi sarebbe in grado di replicare (tanto da chiedersi come possano capirsi); la presenza di Nino Frassica è sempre piacevole. E' certamente meglio di qualsiasi DeSica&Boldi a Natale, ma alla fine, sulla bilancia del divertimento, il braccio della noia è più pesante. Molte scene di dialogo, per un film di questo tipo, andrebbero tagliate in fase di montaggio. Chissà, magari tra qualche anno verrà nuovamente rivalutato, come tutti i suoi padri anni '80.
Ok..ok, hai ragione!Di certo non consiglio la visione al cinema (nemmeno per i fanatici del primo imperdibile capitolo), ma a casa in poltrona per una serata tra amici e vecchie glorie, può passare. Se, poi, c'è qualche tifoso interista insieme a voi è ancora più divertente.

venerdì, gennaio 13, 2006

Nessuno mi può giudicare nemmeno tu..la verità la dico io lo so!

Per una volta Silvio Berlusconi ha mantenuto una promessa: mentre presiedeva la terza camera, Porta a Porta, ha dichiarato che sarebbe andato lui stesso dai pm per testimoniare sregolatezze da parte della sinistra nel complesso caso Unipol (caso che dimostra come in Italia, a prescindere da quello che il premier afferma, non esistano più fazioni e ideologie politiche se non quella dell'accumulo personale! nda). Sempra impossibile, dato che per anni li ha evitati con fittizzie malattie e/o improbabili impegni politici, ma ieri il nostro premier è stato mezz'ora presso i magistrati incaricati della sentenza. Si sperava che suddetti magistrati si ricordassero che la pila di fascicoli con il nome Berlusconi presenti nelle loro aule non è parte della tappezzeria e, avendolo tra le mani per una volta, sfruttassero l'occasione per porgli qualche domandina. Beh dubito che si sia verificata questa ipotesi, ma almeno lui ha mantenuto una promessa. Inoltre in questi giorni il parlamento voterà per l'aumento degli stipendi ai politici, cosa che esaurirà i posti liberi al parlamento e tutti saranno presenti. E poi dicono che i nostri politici non lavorano...
Un'ultima cosa: secondo voi cosa è successo prima dello scatto qui sotto....?Si accettano commenti!

mercoledì, gennaio 11, 2006

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto


Nonostante il richiamo al bellissimo film con G.M.Volontè, il titolo di questo post si riferisce ad una notizia che da qualche giorno appare nei telegiornali, giornali e siti on-line (beh forse non prorprio tutti i telegiornali). Nel 2002 è stata emanata una legge sul condono fiscale, tale per cui, chi se ne avvale, può ususfruire di un pagamento quasi simbolico per sanare le proprie discrepanze finanziarie. Ovviamente suddetta legge è molto più articolata di quello che io ho appena scritto e per questo vi rimando ad altri siti èiù competenti. La vera cigliegina è che il nostro premier ha potuto sistemare "presunte irregolarità" legate all'acquisto dei diritti televisivi di Mediaset tramite due trance di pagamento: una da 1500 euro ed una da 300. Quest'enorme cifra, che sicuramente avrà turbato il sonno dell'onorevole Silvio Berlusconi, è solo un esempio di come in Italia ci si divertà di più al parlamento piuttosto che al circo. Il vero reality sarebbe seguire le Telecamere del Parlamento, con tanto di televoto (no quello c'è già, solo che viene chiamato diversamente). Ovviamente non solo il povero Silvio ha usufruito di questo condono, intendiamoci. Certe cose non hanno fazione, ideologia o credenza politica. Ognuno trae il proprio beneficio. Certo, direte voi, è una storia vecchia e retorica. Già, dico io....come la democrazia!

Dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior

Sette anni fa, nella notte fredda di un gennaio milanese, si spegneva silenziosamente una fra le voci più significative, malinconiche e poetiche della musica italiana. Andandosene, Fabrizio De Andrè, ha lasciato un incolmabile vuoto, non solo artistico, nei pensieri di quelle persone che lo ascoltavano vivendolo. Perdersi nelle sue canzoni, nei suoi infiniti scritti di vita, era come passegiare all'infinito in un sobborgo di città, toccare la crudeltà quotidiana di chi deve sopravvivere, di chi vive giorno per giorno. Era una poetica concreta quella che esprimeva, l'esaltazione della tragedia come reale fisicità della vita. Con lui le persone semplici, i poveri, i reietti, le prostitute, i drogati e i bombaroli trovavano una voce sopra l'indifferenza della gente, trovavano una guida, un amico, un fratello. A me, personalmente, manca. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo, berci del vino insieme, magari proprio lì in via del campo, dove risiede la sua chitarra, acquistata da quei commercianti che, silenziosamente, senza troppa caciara, hanno voluto omaggiare quell'uomo che, con coraggio, aveva decantato la bellezza degli emarginati. Ciao Fabrizio, eroe senza mantello.

lunedì, gennaio 09, 2006

Poesie tracciate nelle scie...


Era fredda quella mattina, una gelida giornata di gennaio. L’aria tagliava le labbra, ma non rovinava il sorriso dei tre amigos, armati di tavole e vogliosi d’aggredire quel bianco manto che l’invitava. Due di loro erano già abituati allo sforzo che li attendeva, il terzo mascherava il suo dubbio con la voglia di rivalsa su di un tempo da ritrovare. Tale dubbio fu sbriciolato nelle prime esaltanti discese. Nulla più separava i tre guerrieri dall’agognato traguardo, dalla vittoria sulla valle, dal trionfo nella neve. Percorsi sempre più impervi, deviazioni, salti e quant’altro divennero strumenti, mezzi per la gioia, per la soddisfazione di ognuno di loro. Altri giovani cavalieri, con i loro destrieri si aggiunsero all’allegra brigata. Altre nuove strade vennero seguite, ma il risultato fu lo stesso, vittoria. Riprendere a volare è una sensazione definitiva. Vivere una giornata sfidando (rispettando) la natura, i suoi modi ed i suoi tempi. Assecondarla, come un’amica che non ti lascia se la rispetti. Viverla respirandone i piaceri, gli umori, gli odori. Dissetarsi con un pugno di neve, sdraiarsi con la schiena appoggiata ad un albero secolare ammirando il bianco delle valli farsi spazio nella tundra.
Comprendere l’essenza della vita!
….toglieteci tutto ma non il nostro Rail!
..be free!

giovedì, gennaio 05, 2006

PROSIT FRATELLO

Ci sono serate che si creano da sole. Si parte da una birra bevuta fugacemente sui tavolini di un bar in un anonimo centro commerciale. Si chiacchiera di avventure passate, di viaggi nel presente e voli pindarici nel futuro. L’utopia ed il sogno, il ricordo del tempo felice, di sbronze colossali e di situazioni difficili passate con un sorriso, si mescolano, si shekerano fra di loro accompagnate da altre bottiglie di Becks (solo perché non c’era Heineken). Lentamente, come una bassa marea durante il tramonto, l’ora dell’aperitivo finisce e mentre ti chiedi come mai non hai ancora mangiato, altre luci prendono il posto del sole e la notte si fa giorno in una macchina in giro per Milano. Altre chiacchiere continuano, cambia la compagnia (piacevole e fugace, nella speranza di ripetersi!), ma non smette di persistere quella gradevole sensazione di piacere. E’ come ritrovare qualcosa che cerchi da molto e sai di non averlo perso ma che, tuttavia, non ricordi dov’è. Poi, sbadatamente, senza troppo pensarci, spunta quando meno te lo aspetti.
E la serata continua, muta come un serpente, migliora, come la sua pelle. Altre birre, ma migliori, più corpose più adatte ai successivi incontri, ai successivi argomenti. Amori estivi rubati alle pieghe del tempo, amicizie che non hanno mai perso il loro smalto, che il tempo non può più intaccare, ardori e abbracci che vogliono dire molto, risate goliardiche e sincere!
Qualche pizza cheta la fame, la serata s’allunga, ma a nessuno frega ciò che succederà al risveglio, ora si vive il presente, domani arriverà comunque. Accogliamolo felicemente sbronzi!
E poi via, a cercare un letto, dove riporre il lento corpo, dove sognare altre mete da visitare, vivere e bersi!...Prosit!



p.s....poi il risveglio...quando capisci che certe cose le paghi....apri gli occhi (a fatica) e ti chiedi dove ti trovi, se hai comprato un nuovo letto e, soprattutto, perchè il cervello (o ciò che ne rimane) tamburella senza sosta!




...forse l'ultimo bicchiere di Rum era da rimandare....forse...