mercoledì, dicembre 06, 2006

Tempo permettendo..

Sì, in effetti sono passati diversi giorni dall'ultimo aggiornamento. Ogni tanto mi perdo i discorsi o semplici paragrafi e fatico poi a scrivere un post. Rovistando, però, tra gli infiniti scaffali della mia mente, ho trovato però frammenti di qualcosa...ed ho deciso di metterli in un unico insieme..chissà cosa ne verrà fuori.

Mi piace la mattina invernale, anche se ancora le temperature sono abbastanza alte per dicembre, ma la brina gelata e la foschia che si trova, aprendo le imposte, alle sei del mattino, vicino all'Adda, hanno un non so chè d'irresistibile, di piacevole malinconia. Sembra di dover cercare il resto del mondo, di avere una visione limitata al proprio movimento e quindi spinge a camminare o, più semplicemente, ad immaginare cosa può esserci immerso nel bianco opaco che abbiamo dinnanzi..

Ascoltando la radio, nella unicità del mio piccolo mondo che è l'abitacolo della mia auto, mi rendo conto che ci sono canzoni capaci di eliminare il concetto della retorica, melodie ascoltate infinite volte, conosciute a memoria, ma sempre indispensabili, qulasiasi sia il momento, qualsiasi sia il luogo in cui le si ascolta. Sono opere immense, geniali. Mi piacerebbe sapere come siano state create, in quale situazione i loro autori abbiano avuto la scintilla, oppure se sono frutto di notti insonni nella ricerca del perfetto accordo o della giusta parola in metrica. Tutti questi pensieri, però, queste curiosità, si sciolgono alle prime note..e solo la musica rimane, circondato da una strada che scorre veloce e autonomamente, sotto di me.

Se ragionassimo come bambini, se avessimo la semplice e stupida purezza dei primi anni di vita, il mondo sarebbe paradossalmente più facile, più vivibile. Cosa può aver intaccato questa sterile visione?...ora come ora, lo sguardo curioso di un bambino e la sua crescita intellegibile è lotizzata necessariamente dai genitori, dagli adulti con cui vive e cresce ogni giorno...ma ci deve essere stato un'inizio, un punto di partenza da cui abbiamo degenerato. Lo so, lo so, retorica a nastro...eppure non è difficile capire che l'autodistruzione è vicina, che l'incontrollabile rincorsa al proprio personale benessere, vivendo in un mondo dove non si è altro che un granello di sabbia su di una costa, non porta altro che guai, devastazioni ed inutili contrasti. Forse scervellarsi troppo non serve, forse basterebbe chiedere ad un'infante cosa fare. D'altra parte lui o quelli che abbiamo eletto non sono tanto differenti...

Ho comprato una tavola nuova...bella!...ne sono già follemente innamorato...ora spero solo che nevichi!

Beh questi sono solo frammenti...discorsi iniziati che non so quando e se riprenderò...però sono lì. Nel frattempo vorrei avvisare tutti che Inverno Muto è piacevolmente tornato sulle frequenze bloggheriane!!!!!
A presto!..tempo permettendo...

1 commento:

Anonimo ha detto...

persi nel tempo rimango infondo le parti migliori di noi...