lunedì, dicembre 05, 2005

Il cassetto della memoria


Il film che propongo in questo post dei ricordi è "1997 Fuga da New York". In un futuro prossimo New York, staccatasi dalla terra ferma, è stata trasformata in un'isola detentiva. Qui vengono stipati i peggio criminali che la società cattura. In seguito ad un incidente aereo, il presidente degli Stati Uniti precipita, con una preziosa valigetta al seguito, in questo inferno anarchico. Viene catturato dalla banda del Duca che, inevitabilmente, chiede la libertà per se in cambio della vita del leader americano. Viene, quindi, chiamato Jena Plinski, a sua volta un criminale, che, costretto da un veleno iniettatogli con l'inganno, ha solo 24 ore per andare e tornare con il prezioso carico presidenziale.
J.Carpenter è un regista eccezzionale. Riesce a creare dei film che viaggiano sulla sottile linea del B-movie, a basso costo, fatti in completa economia di mezzi e di collaborazioni (spesso si occupa lui stesso della colonna sonora, delle luci, della sceneggiatura e di tutto ciò che può controllare), ma legando ritmo e fascino, innovazione e coinvolgimento. Il suo cinema è un lungo far-west mai finito, dove gli eroi non esistono, dove il male è ovunque e le illusioni non hanno tempo di attecchire. Il personaggio di Kurt Russel (il suo migliore insieme al Jack di "Grosso guaio a ChinaTown") è un criminale come quelli che deve contrastare sull'isola/prigione, è spinto da un senso di sopravvivenza a portare a termine la missione, il letale veleno che gli scorre nel sangue non gli permette altre strade. E' un pistolero che si trova nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, ma con un carisma ed una sagacia fenomenali, forgiate da cinismo e razionalità. Tra lui ed il Duca, l'unica differenza è che Jena non ha ancora passato il confine con la pazzia, mentre l'altro vive in una completa megalomania. Nella prigione metropoli i ruoli sociali sono invertiti: il presidente diventa schiavo/giullare, il Duca offre una versione deviata e iconoclasta dello stesso leader. Mitico Lee Van Cleef nel cameo del generale che conosce e sfrutta Plinski. Nella versione originale Jena era Snake. Frasi da ricordare:
"Chiamami Iena" e ""Mi ucciderai, adesso, Jena?". "Ora sono troppo stanco, forse più tardi...".

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