lunedì, ottobre 30, 2006

Qualcosa di bello


Apro la porta di casa alle seimenounquarto, entro in auto e il clima si aggira intorno ai dieci gradi.BRR!..l'accendo e, mentre attendo che si scaldi, guardo il cielo. Buio pesto, ma non è tempo di ora solare?..e dov'è il sole?!?...bah...la radio sbiascica impossibili auguri di buon risveglio. Immagino sia difficile trovarsi dinnanzi ad un microfono cercando di non dire fesserie a quest'ora. Io non ci riuscirei. Posso partire, anche se il freddo persiste. L'autostrada è scorrevole, per qualche kilometro, poi la solita congestione cittadina, ma nulla di trascendentale. Ancora buio. La selezione mattutina dell'etere, comunque, è molto piacevole, Rolling Stones, un po' di Miles Davis, qualche nota movimentata con gli Scissor Sister, poi, mentre partono le prime note di "What a Worderful Word" scorgo nello specchietto retrovisore un taglio netto arancione nel nero costante del cielo. Piano piano, insieme a Luis Armostrong, quel colore prende il sopravvento e, rischiando di centrare chi mi sta di fronte, fatico a distogliere lo sguardo. Forse sembra ridicolo godersi un'alba dagli specchietti retrovisori e laterali, ma posso garantirvi che non è così, non sminuisce lo spettacolo di un lento ma costante risveglio del giorno. E così, mentre la musica mi ricorda che è un mondo meraviglioso, che il buio non è sempre l'unica cosa presente, il cielo sembra regalarmi una cornice, un sorriso. Ad un cero punto mi se,bra quasi che ammicchi, che mi dica, tutto passa.
Che mi ricordi che c'è sempre qualcosa di bello.

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