venerdì, luglio 08, 2005

Un senso di sgomento


Ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, l'essere umano ha dimostrato l'enorme paradosso che contraddistingue la sua strana natura evolutiva.
In un mondo dove milioni di malattie vengono continuamente abbattute da geniali ed infaticabili ricercatori, dove il progresso permette ad un chirurgo di poter operare parti infinitesimali del nostro corpo utilizzando apparati evoluti e, solamente dieci anni fa, impensabili, dove la comunicazione tra popoli è resa immediata e semplicissima da connessioni e reti mediatiche geniali ed intuitive; in questo mondo, la follia di un popolo confuso, lotizzato da anni di oppressione e chiusura, la pazzia di uomini e donne senza scrupoli e senza coraggio, devasta ogni tappa di quel progresso ottenuto con un unico rapido e sadicamente calcolato gesto di terrore. Colpire innocenti nella loro patria, colpirli nel momento in cui vivono la loro già difficile quotidianità, è da codardi; ogni guerra è sbagliata, ma questa è infame, lurida e meschina. Un senso di rabbia mista a tristezza mi coglie quando vedo e rivedo le immagini da Londra, Madrid, Baghdad, la scuola russa invasa dai militanti, Israele; una sensazione d'impotenza, di ineluttabile fallimento. Sì, perchè posso criticare e schifare da Italiano certi atteggiamenti, comportamenti o azioni dei nostrani poitici, calciatori, attori e registi, ma non posso ignorare di sentirmi un cittadino del mondo, un uomo e, quindi, di sentire che questa generazione ha fallito. Come posso pensare altrimenti? Come posso non collegare la tensione di quello che è successo a Londra, con le manifestazioni irrispettose dei Black Bloks, che hanno più o meno la mia età, fanno parte della mia generazione? Come si fa a lasciar passare tutto quanto? Dobbiamo forse aspettare che la paura e la morte ci tocchino da vicino per accorgerci che stiamo virando verso un punto di non ritorno?
Ci sono alternative, delle soluzioni. Questi terroristi vivono, si cibano e si armano grazie ai miliardi del petrolio;è così impossibile derivare altre forme d'energia e di consumo? Non posso credere che gli stati del G8, i più potenti del mondo, coloro che hanno infinite risorse (umane ed economiche) non hanno questa possibilità.
Forse più semplicemente non vogliono.
Forse la vita umana è ancora in svalutazione e gli interessi di guadagno sono troppo bassi.

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