lunedì, novembre 09, 2009

Scene di (stra)ordinaria Follia

E continuiamo a farci del male. Dopo la sentenza della corte di Strasburgo relativa alla presenza o meno del crocifisso nei luoghi pubblici, in Italia i salotti del potere televisivo, dalle interviste ai trans sono passati agli ospiti clericali e non, per aumentare le polemiche (sterili) sulle questioni morali e religiose legate a questa decisione europea. Premettendo che non voglio assolutamente commentare la questione crocifisso sì crocifisso no, ciò che più mi scandalizza è la naturale arroganza dei nostri politici al governo nei confronti degli altri paesi. Da La Russa, che ha dichiarato morte alla corte europea (da RADIARE!) alla Santanchè che non perde tempo nell’insultare l’Islam, tutti hanno dimostrato una becera ignoranza dialogativa e diplomatica, imbarazzandoci ancora di più come popolo italiano. Vedere queste persone in tv diventare rosse e sbraitare sproloqui senza senso nei confronti di popoli che non sanno nemmeno dove si collocano geograficamente e storicamente, è triste, è la morte della cultura. Siamo la culla della letteratura europea, fino all’ottocento l’Italia era meta culturale di ogni ricco nobile d’Europa; il nostro paese ha dato i natali a Dante, Petrarca, Leonardo, Marconi, Manzoni, Verdi, Dario Fo e molti altri grandi della storia e dell’evoluzione letteraria e scientifica. Ora abbiamo degli zimbelli, dei teatranti, dei buffoni tirannici e narcisisti, politici che fanno figure internazionali che nemmeno Mister Bean riuscirebbe a ripetere. Come si può accettare, avendo un minimo di cervello, un ministro, un deputato del nostro governo, affermare in diretta TV che “Maometto era pedofilo”? Io sono sconcertato, inorridito. Sentendo la notizia non ci volevo credere, poi alla radio hanno mandato l’audio della trasmissione e volevo piangere! Va bene difendere le proprie idee religiose, va bene discutere con altri rappresentanti di altre religioni, ma non siamo al bar sport a discutere di un derby, dove alla fine si arriva sempre al “mai stati in b”, “mai vinta la coppa vattelappesca!”. E’ un terreno delicato la religione dove serve diplomazia e capacità d’ascolto e di confronto. La pazza Daniela, in pure stile Sgarbi (che sottecchi se la rideva sullo sfondo come un maestro fiero), ripeteva la frase non ascoltando nemmeno le proteste contenute degli esponenti islamici e la conduttrice che cercava di sedarla (un inutile D’Urso che fino ad un mese fa si occupava di calzini turchesi), come un bambino impertinente, lalalalalala. E solo pochi giorni prima, sempre durante un salotto mattutino, il folle La Russa, con occhi di Bragia come il Caron dimonio, a dichiarare “Devono morire” urlando io il crocifisso non lo tolgo.

Schegge impazzite. Mine vaganti. Matti liberi di vagare.


Verso dove stiamo andando? A cosa ci porteranno questi stupidi pupazzi parlanti chiamati politici? E coloro che dovrebbero opporsi per definizione, dove sono?Cosa fanno?Cercano alleanze e speranze ma ignorano ciò che si sta creando in torno ai nostri confini.
Odio. Ribrezzo. Bassa considerazione di noi italiani. Chi ci rappresenta ci mostra al mondo. E ne sono schifato!

E intanto, in qualche luogo buio e nascosto, il nostro Voldemort sorride, pensando che per un po’ l’attenzione non sarà più su di lui, sulle sue magagne e su ciò che, misteriosamente, sta elaborando per tutti i babbani!


"How can we win when Fools can be Kings?"
Muse, Knight of Cydonia, 2006, Black Horse and Revelation

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