lunedì, giugno 06, 2005

Welcome to Sin City

Fino a qualche giorno fa, parlando di trasposizione cinematografica da un fumetto, veniva spontaneo citare i recenti Spiderman ed X-men, quali i migliori esempi di tentativo riuscito. Fino a qualche giorno fa. Sì perchè Sin City, potendo sfruttare il talento visionario di Frank Miller e la sua presenza in fase di regia, sovrasta le precedenti produzioni e crea un nuovo concetto di cinema.
Comics
il Film
Nel guardare Sin City e sfogliarne le pagine del comics, risulta sottile e labile la linea che separa la carta dalla cellulosa. Il film segue inquadratura per inquadratura, dialogo per dialogo l'opera stampata, ne riprende l'animosità, lo sporco, la violenza senza limiti, il carisma dei personaggi. Tutto quello che si poteva sperare di vedere si è visto.
Gli attori sono come piccoli pezzi di un puzzle che perfettamente s'incastrano tra la loro versione patinata e lo sfondo digitale creato dal maestro/demiurgo Miller.
Marv
Marv/Rourke vittima e figlio allo stesso tempo della città ("ed ora che farai?Devi andartene" "No, a me piace qui"), che per amore di una donna appena conosciuta trova uno scopo nella vita che si rivelerà il suo personale canto del cigno. Owen/Dwight che nonostante abbia cambiato volto si trova implicato, suo malgrado, con la coda del passato e che deve vedersela con uno strabiliante e sempre più essenziale Benicio Del Toro/Jackie Boy, che è più dannoso da morto che da vivo. Willis/Hartigan vero esemplare più unico che raro a Sin City, un polizziotto onesto, che, sul viale del tramonto professionale, decide di complicarsi la vita inimicandosi il padre politico di un pazzo pedofilo per proteggere l'ennesima vittima di quest'ultimo.
Nel mezzo il bianco e nero, con infinite sfumature di grigio (!), il rosso della passione a pari passo con la morte, il giallo puzzolente della viltà umana e la speranza racchiusa negli occhi verdi e blu di vittime già scelte dal destino.
Un noir violento, rarefatto. Una costante pioggia che, però, non lava i peccati, ma li nasconde appena.
Da vedere, rivedere e leggere!

Nessun commento: